Ginseng Rosso: proprietà e benefici

il ginseng rosso, lungamente utilizzato nella tradizione orientale, contribuisce a ridurre le condizioni di stanchezza fisica e mentale.

GINSENG ROSSO: UNA RISPOSTA ALLA STANCHEZZA FISICA E MENTALE

Il Panax Ginseng è una pianta perenne dalle radici carnose, appartenente alla famiglia delle Araliaceae, ampiamente coltivata in Cina, nel Sud della Siberia, in Korea e in Giappone.
Il nome Ginseng deriva dal termine cinese "shing-seng": "shing" significa uomo; "seng" è l'equivalente di essenza. Tale nome è dovuto all'aspetto antropomorfo delle radici di ginseng.

Per più di 4000 anni si credeva che questa pianta favorisse la resistenza fisica, la prontezza mentale, l'equilibrio e il benessere generale grazie ai suoi principi naturali (ginsenosidi). I risultati clinici confermano l'uso empirico di questa pietra miliare della medicina naturale cinese.

Al ginseng vengono, infatti, riconosciute importanti proprietà:

  • Tonico-adattogene (capacità dell'organismo di rispondere allo stress fisico e psichico).
  • Antiossidanti.
  • Coadiuvanti nella stanchezza fisica, mentale.

L'estratto di Ginseng contenuto nei prodotti Scharper è altamente standardizzato con un profilo chimico ben definito. I vantaggi delle sue caratteristiche sono:

  • Rapporto costante tra dose ed attività biologica;
  • Attività benefiche costanti;
  • Buona tollerabilità (senza effetti stimolanti).

L'estratto utilizzato da Scharper è ottenuto a partire da radici di 4-6 anni d'età; questa caratteristica è essenziale per mantenere un livello di prestazione fisica e mentale sempre al di sopra del livello medio di performance (proprietà tonico-adattogena), senza indurre nessun effetto negativo.

Il prodotto di Scharper (ad azione tonico-adattogena) si differenzia dagli estratti a base di ginseng che si trovano generalmente sul mercato (ad azione stimolante):

  • Gli adattogeni incrementano le fisiologiche capacità dell'organismo di rispondere allo stress fisico e psichico, (ad esempio aumentano il processo di ripresa dopo una intensa prestazione fisica e mentale), senza indurre nessun effetto negativo.
  • Le sostanze stimolanti, al contrario, aumentano l'energia dell'individuo già dalla prima dose, ma tale beneficio è solitamente seguito da uno stato di affaticamento, oltre che da stati di alterazione, quali insonnia, nervosismo e ansia.

Gli stimolanti, infatti, producono un temporaneo aumento nella capacità energetica dell'organismo ma, dopo l'iniziale incremento, segue un periodo di marcata riduzione (rispetto al livello medio delle prestazioni) della stessa.

Al contrario, gli adattogeni mostrano una costante capacità di performance che non scende al di sotto dei livelli medi di prestazioni.

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