32 milioni di italiani utilizzano integratori alimentari. Ma i prodotti sono tutti uguali?
PER FARE CHIAREZZA PRESENTATO IL CONSENSUS PAPER
INTEGRATORI DI ORIGINE BOTANICA: APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALLA QUALITÀ
IL CASO DELLA CURCUMA
10 esperti italiani e internazionali danno vita all'advisory board dedicato al tema
Milano, 29 gennaio 2020 – Secondo il Censis sono 32 milioni gli italiani che utilizzano integratori alimentari, 18,7 milioni in maniera abituale.
Un consumo trasversale per genere, età, area geografica, rivolto ad un settore che comprende una grandissima quantità di prodotti molto differenti fra loro, anche per diversa attenzione e trasparenza sulla qualità e sulla sicurezza. E fra i quali non sempre è facile orientarsi.
In questo contesto, come scegliere integratori che offrano garanzie di qualità, efficacia e sicurezza?
Per rispondere a questa domanda e fare chiarezza sulla base delle evidenze scientifiche e dell'esperienza clinica, nasce l'Advisory Board sulla Qualità degli integratori di origine botanica.
Dieci esperti italiani e internazionali di diversa specializzazione (medici, biologi, chimici) si sono confrontati per offrire una posizione condivisa attraverso il Consensus Paper Integratori di origine botanica: approccio multidisciplinare alla qualità. Il caso della curcuma, presentato oggi a Milano.
Verifica della qualità ed uso consapevole, per un consumo corretto dei botanicals
Riconoscere un integratore di qualità è possibile, ed è una competenza innanzitutto del medico e del farmacista. Trasparenza sulla filiera produttiva, dalla materia prima al prodotto finito, ed evidenze scientifiche (studi preclinici, clinici, di farmacocinetica) sugli ingredienti di derivazione botanica (botanicals) sono le informazioni che i prescrittori possono richiedere per valutare la qualità e la sicurezza dei prodotti.
Altrettanto importante è un utilizzo consapevole degli integratori. La tendenza diffusa fra i consumatori a considerarli prodotti naturali e quindi "di per sé buoni", e la loro facilità di acquisto, hanno facilitato l'abitudine al "fai da te". Ma l'impiego di integratori di origine botanica richiede una valutazione complessiva del soggetto interessato e delle sue condizioni, delle possibili interazioni fra i principi attivi contenuti dagli integratori in questione ed altri prodotti (farmaci o altri integratori) che la persona sta assumendo: una competenza che può essere solo del medico o del farmacista.
L'esempio della Curcuma, uno degli estratti botanici più studiati al mondo
Il Consensus Paper presentato a Milano dagli esperti dell'Advisory Board sulla Qualità degli integratori di origine botanica approfondisce il caso della curcuma, uno degli estratti botanici più studiati e utilizzati al mondo.
Riconosciuta dal Ministero della Salute per i suoi effetti antiossidanti e sulla funzionalità osteoarticolare, la curcuma è stata oggetto di studi clinici che ne hanno dimostrato la funzione antinfiammatoria, attraverso la quale essa contribuisce a mantenerne la salute a livello gastrointestinale, cardiovascolare, osteoarticolare, epatico.
Mentre dal punto di vista dell'efficacia la curcuma, come molti estratti di derivazione botanica, è scarsamente assorbibile dall'organismo, problema a cui rispondono soluzioni formulative diverse, come quella, tecnologicamente innovativa, della curcuma fitosoma.
Nonostante la sua amplissima diffusione e il grande consumo, anche nel caso della curcuma è consigliabile ricorrere al consiglio del medico o del farmacista per valutare l'opportunità di assumerla mediante integrazione alimentare.
L'egida di SINut – Società Italiana di Nutraceutica
Il Consensus Paper Integratori di origine botanica: approccio multidisciplinare alla qualità ha ricevuto l'egida della Società Italiana di Nutraceutica – SINut (libera associazione senza scopo di lucro che ha assunto il compito di sviluppare, favorire e promuovere le ricerche e gli studi in ambito nutraceutico), che ne ha riconosciuto il valore scientifico e la coerenza con gli obiettivi dell'associazione.
L'Advisory Board sulla Qualità degli integratori di origine botanica nasce su iniziativa di Indena, azienda leader nella produzione di ingredienti botanici di qualità, e di Scharper, azienda farmaceutica che ha anche una storia di sviluppo e commercializzazione di integratori alimentari promossi esclusivamente sulla classe medica.
I componenti dell'Advisory Board sulla Qualità degli integratori di origine botanica
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Dr. Pietro Allegrini. R&D Director, Indena SpA.
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Prof. Giovanni Appendino. Professore di Chimica Organica, Dipartimento di Scienze del Farmaco, Università del Piemonte Orientale - Indena Scientific Advisor.
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Prof. Arrigo F.G. Cicero. Professore Associato in Scienze Tecniche Dietetiche Applicate, Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Alma Mater Studiorum Università di Bologna; Presidente Società Italiana di Nutraceutica (SINut).
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Dr. Alessandro Colletti. Università di Torino, Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Responsabile macroregionale SINUT (Società Italiana di Nutraceutica), segretario nazionale SIFNut (Società Italiana di Formulatori in Nutraceutica).
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Prof. Diego Fornasari. Professore Associato di Farmacologia, Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale, Università degli Studi di Milano.
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Dr. Parris M. Kidd. Independent Biomedical Consultant, Pinole, CA, USA.
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Dr. Ernesto Marco Martinelli.. Group-Quality Director, Indena SpA.
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Dr. Giovanni Musso. Ospedale Humanitas Gradenigo, Torino.
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Dr.ssa Antonella Riva. R&D, Product Research Manager, Indena SpA.
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Prof.ssa Mariangela Rondanelli. Professore Associato in Scienze e Tecniche Dietetiche, Direttore Unità Operativa Complessa di Riabilitazione ad Indirizzo Metabolico, Direttore Scuola di Specializzazione in Scienza dell'Alimentazione, Dipartimento di Sanità Pubblica, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Pavia.